TELESIO E CAMPANELLA
Bernardino Telesio afferma che l'uomo essendo parte della natura la può comprendere attraverso i sensi.
La sensibilità dunque è l’autorivelazione della natura a una parte di
sé. La natura inoltre deve essere spiegata tramite i due principi ovvero
caldo e freddo.
Il
primo dilata le cose, le rende leggere e adatte al movimento. Il
freddo, invece, condensa le cose, le rende pesanti e immobili. Caldo e
freddo però sono due forze incorporee e hanno bisogno di una massa
corporea su cui agire. La massa corporea quindi è il terzo principio
della natura.
Telesio afferma che Dio è il principio di conservazione di tutti gli esseri che senza di esso si distruggerebbero a vicenda. Dio quindi assume la funzione di garante della conservazione della natura.
Secondo Telesio la conoscenza si basa sulla sensazione. Infatti:
- Sensazione: primo contatto tra l’anima e le cose esterne
- Coscienza: percezione delle cose
- Intelligenza: associazione delle qualità delle cose ad altre cose simili
L’uomo deve basare la sua vita sulla conservazione dello spirito vitale del mondo che è misura tra bene e male. Di conseguenza fondamentale diventa la virtù che limita gli eccessi e le passioni. Importante, inoltre, è la religione i quanto aspirazione di un bene superiore non conosciuto dai sensi.
Telesio afferma che Dio è il principio di conservazione di tutti gli esseri che senza di esso si distruggerebbero a vicenda. Dio quindi assume la funzione di garante della conservazione della natura.
Secondo Telesio la conoscenza si basa sulla sensazione. Infatti:
- Sensazione: primo contatto tra l’anima e le cose esterne
- Coscienza: percezione delle cose
- Intelligenza: associazione delle qualità delle cose ad altre cose simili
L’uomo deve basare la sua vita sulla conservazione dello spirito vitale del mondo che è misura tra bene e male. Di conseguenza fondamentale diventa la virtù che limita gli eccessi e le passioni. Importante, inoltre, è la religione i quanto aspirazione di un bene superiore non conosciuto dai sensi.
Tommaso Campanella affermava che l’essenza di tutte le cose
fossero le tre primalità (potere, sapere, amore). Infatti il poter
essere è la condizione di ogni essere e dell’azione di ogni cosa. Il
sapere è la conoscenza di sé e delle altre cose attraverso i sensi.
Tutti gli enti amano se stessi e desiderano conservarsi e dunque
scaturisce l’amore.
Le cose finite oltre a possedere le primalità dell’essere possiedono anche quelle del non essere (impotenza, insipienza e odio). Dio, essendo infinito, possiede solo le primalità dell’essere da cui derivano necessità, fato e armonia.
- Dalla potenza deriva la necessità per cui nulla agisce senza il volere di Dio.
- Dal sapere deriva il fato.
- Dall’amore deriva l’armonia per cui tutto è indirizzato al fine supremo.
Le cose finite oltre a possedere le primalità dell’essere possiedono anche quelle del non essere (impotenza, insipienza e odio). Dio, essendo infinito, possiede solo le primalità dell’essere da cui derivano necessità, fato e armonia.
- Dalla potenza deriva la necessità per cui nulla agisce senza il volere di Dio.
- Dal sapere deriva il fato.
- Dall’amore deriva l’armonia per cui tutto è indirizzato al fine supremo.
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