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JOHANN GOTTLIEB FICHTE Johann Gottlieb Fichte è stato un filosofo tedesco , continuatore del pensiero di Kant e iniziatore dell'idealismo tedesco . Dopo aver scritto un'opera intitolata Saggio di una critica di ogni rivelazione , in cui esponeva abilmente i principi della dottrina morale kantiana e li applicava alla religione rivelata , Fichte si recò a Königsberg per farla leggere a Kant stesso. Quando un editore pubblicò il lavoro nel 1792 , per intercessione di Kant, non vi stampò il nome dell'autore: questo fece sì che lo scritto fosse scambiato per un lavoro di Kant stesso. Quando Kant rivelò l'identità dell'autore, Fichte divenne immediatamente celebre e fu chiamato all' Università di Jena . Intanto nel 1791 , a Danzica , Fichte stava stendendo una difesa degli editti del governo prussiano che limitavano la libertà di stampa e introducevano la censura : nel mentre gli furono però negati i permessi per la pubblicazione del Saggio di una cri

Kant

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 IMMANUEL KANT La dottrina degli elementi è suddivisa in:  Estetica trascendentale :  studia la conoscenza sensibile, la quale è attiva e passiva allo stesso tempo. Infatti riceve dall’esperienza i dati percettivi e li organizza attraverso due forme a priori:  -->lo spazio, cioè la forma nel senso esterno. -->il tempo, cioè la forma nel senso interno. Logica trascendentale suddivisa in :  -analitica trascendentale, la quale studia le facoltà dell’intelletto. L’intelletto consente di unificare le intuizioni sensibili sotto le 12 categorie e la legittimità della loro applicazione è giustificata con la deduzione trascendentale, secondo cui tutto il processo conoscitivo è fondato sull’ io penso . Il legislatore della natura, intesa come realtà fenomenica distinta dalla realtà noumenica. - Dialettica trascendentale, che studia la ragione e cerca di superare i limiti dell'esperienza attraverso   --> l 'unificazione dei dati del senso i

Hume

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LA RIFONDAZIONE DELLA "SCIENZA" DELL'UOMO Esigenza di sottoporre il pensiero ad un esame critico nasce dalla consapevolezza della fragilità e incoerenza dei sistemi filosofici più accreditati. Delineare per la prima volta una "scienza" dell'uomo di carattere sperimentale, come Newton aveva fatto con la fisica. Tutte le conoscenze dipendono dalla natura umana. Dunque la conoscenza della natura umana è importante per progredire in tutti gli altri ambiti. LE IMPRESSIONI E LE IDEE Nel Trattato sulla natura umana , Hume analizza la conoscenza umana individuando nella percezione la sua unica fonte. Egli divide le percezioni in due tipi: impressioni: percezioni nel momento in cui sono attuali, quindi quando colpiscono con maggiore forza ed evidenza la conoscenza. idee: sono le immagini illanguidite delle impressioni, meno vivida, rappresenta un riflesso delle impressioni. Ne deriva che tutte le idee devono essere ricondotte alle loro impressio

Locke

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John Locke (1632-1704) L'INDAGINE CRITICA DELLE FACOLTà CONOSCITIVE Egli afferma che le idee non sono innate, ma che derivano dall'esperienza. In particolare dall'esperienza esterna provengono le idee di sensazione e dall'esperienza interna provengono le idee do riflessione . Dunque la mente umana è come un foglio bianca, priva di contenuti e acquisisce gradualmente le conoscenze con il progredire delle esperienze. Egli distingue traidee sempici (di sensazione e di riflessione ), che derivano dalle esperienze elementari e sono dotate di certezza,  e idee complesse, che provengono dall'elaborazione di idee semplici e si distinguono in: idee di modi, non sussistono di per sé ma sempre in relazione a una sostanza. idee di sostanze, sono riferite a qualcosa di esistente in sé che funge da sostrato. idee di relazioni, derivano dal rapporto istituito tra idee semplici. Egli afferma che la coscenza è: circoscritta dalle certezze sensibili (estern

Hobbes

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Thomas Hobbes   è stato un filosofo e matematico britannico, sostenitore del giusnaturalismo e autore nel 1651 dell'opera di filosofia politica Leviatano. LO STATO DI NATURA  L'uomo è un essere materiale, dotato di una ragione intesa come facoltà calcolatrice e mosso da desideri egoistici. Hobbes afferma che gli individui non possiedono un naturale istinto socievole o amorevole verso gli altri, essendo piuttosto dominati da sentimenti quali il bisogno e il timore . Tali passioni caratterizzano per Hobbes lo "stato di natura", la condizione ipotetica, precedente alla formazione della società, in cui gli uomini vivono in preda al proprio egoismo, senza alcuna legge stabilita e concordata. Ogni persona mira a procurarsi ciò che serve alla propria sopravvivenza e autoconservazione, proseguendo il proprio bene senza badare a quello altrui. Non esiste limitazione al diritto dell'individuo, in quanto ciascuno può usufruire di tutto ciò che vuole, dunque l

Cartesio

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  L'IMPORTANZA DELLA RAGIONE Egli ritiene che la conquista del sapere non sia né difficile né impossibile, purchè si rispettino alcune regole essenziali per la ricerca della verità, dunque un'adeguato metodo d'indagine. Ragione è per natura uguale per tutti gli uomini.  "La diversità delle nostre opinioni non deriva dal fatto che alcuni sono più ragionevoli degli altri, ma soltanto dal fatto che noi conduciamo i nostri pensieri per vie diverse e non prendiamo in considerazione le stesse cose. Infatti non basta essere dotati di una buona intalligenza: l'essenziale è applicarla bene " METODO CARTESIANO: LE QUATTRO REGOLE -Regola dell' evidenza: accogliere come vero soltanto ciò che è evidentemente tale, è vero ciò che è chiaro e distinto. Chiarezza (quando un'idea si afferma in modo vivido e immediato) e distinzione (un'idea separata da ogni altra e definita in se stessa)= verità. Con questa regola Cartesio condanna la cieca fiducia

Giordano Bruno

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Giordano Bruno è stato un filosofo, scrittore e monaco creisiano italiano appartenente all'ordine domenicano vissuto nel XVI secolo. Filosofo molto influenzato dalla figura religiosa. Panteismo: chi ritiene che ogni energia della natura abbia origine divina. Egli venne arso al rogo in quanto rimane sempre nella sua posizione. Nella sua cosmologia (organizzazione universo) ipotizza l'idea che ci siano infiniti mondi. Ortodosso: leggere la bibbia sentra interpretarla alla lettera. Eterodosso: si iapira ad altre teorie. Egli aveva la capacità di memorizzare tutto. Negazione della dottrina trinitaria Nel 1576 la sua indipendenza di pensiero si manifestò inequivocabilmente. Bruno, discutendo di arianesimo con un frate domenicano, Agostino da Montalcino, ospite nel convento napoletano, sostenne che le opinioni di Ario erano meno perniciose di quel che si riteneva. Così riferì nel 1592 all'inquisitore veneziano dei suoi dubbi sulla Trinità, ammettendo di aver «dubita